Intro
Siamo in un weekend di pesca, quando Kim mi dice: “io alla prima di Agosto vado in Svezia da Germano, vuoi venire?”. Non ci penso due volte, e dico: “si andiamo!”.
La nostra meta sarà il Best Fishing Sweden lodge nella contea dello Jämtland. I lucci saranno il nostro obbiettivo principale.
Prima di passare al racconto, ho deciso di elencare: le attrezzature, gli artificiali, e per finire, gli spot e la fauna ittica presente.
Attrezzature
Per questo viaggio, consultandomi sia col gestore del lodge, Germano, sia col compagno d’avventura Kim, come canne e code ho deciso di portare:
La 9’ #9 e la 9’ #10 per la pesca a streamer al luccio, montate una con coda galleggiante WF9/10, per pescare in top water, o comunque appena sotto la superficie, e una con coda affondante Sink Type 3 WF9/10 per pescare più in profondità.
L’immancabile 8’6” #4 per la pesca a mosca secca o a ninfa con lo strike, montata con coda galleggiante WF4F .
E per finire la 9’8” #5 per eventuale ninfa, ma anche secca o streamer leggero, da poter utilizzare sia con la coda galleggiante WF4F che con la codina da ninfa.
Per quanto riguarda i mulinelli, tutti caricati di backing e con un'ottima frizione che deve essere pronta a lavorar bene soprattutto per la pesca dei grandi lucci.
Una nota importante per la pesca al luccio, e sempre in generale durante la tecnica dello streamer in queste acque, avere finali muniti di cavetto d’acciaio per i denti del luccio e moschettone per il cambio veloce degli streamer.
Come finale, tra la fine della coda e il cavetto d'acciaio, ho utilizzato uno spezzone di circa 1 mt di nylon 0,40.
Per non tagliarsi le dita durante le strippate e le ferrate sono molto utili gli stripping guard, e altrettanto comodo per la pesca in barca è il mitico stripping basket per tenere raggruppata la coda senza diventar matti!
Anche l'abbigliamento tecnico è molto importate per questo tipo di viaggi. Quindi: giacche impermeabili, cappelli, capilene, maglie belle calde, camicie e t-shirts leggere per essere pronti ai cambi di temperatura, ed occhiali polarizzati per vedere il più possibile i pike!
Artificiali
La preparazione delle mosche è iniziata circa 2 mesi fa, ad oggi che sto scrivendo, in modo d’arrivare pronti all’appuntamento (si pronti, perché non ho costruito solo io, ma anche Kim si è dato parecchio da fare e alla fine avevamo letteralmente un borsone di mosche sulla barca!).
Ninfe, secche, emergenti, mosche in cdc per la pesca di temoli e trote. Piccoli streamer, squirmy, streamer con Magic Head e Wave Tail per la pesca dei persici. Chironomi per la pesca in generale in lago di eventuali temoli, coregoni o persici.
Topolini per la pesca di trote in fiume alla sera. Ma soprattutto, le scatolone dei grossi streamer da luccio, tra cui artificiali galleggianti in foam come popper e gurgler, streamer monoamo, doppio amo, snodati, con Wiggle Tail e Dragon Tail. Imitazioni di rane, topi, pesci, pesce foraggio. Siamo davvero armati fino ai denti.
Alla fine della nostra avventura arriveremo alla conclusione che gli artificiali da luccio che hanno funzionato di più sono stati: Streamer Baitfish White Brown, Streamer Jig Sacrificio Yellow Orange, Pike Gurgler Frog, Streamer Wiggle Chartreuse Orange e lo Streamer K.B. Jig Big Jim così soprannominato un jig costruito da Kim molto molto efficace.
Tutti gli artificiali da luccio citati sopra sono stati realizzati su ami predator con ardiglione, che abbiamo schiacciato con la pinza prima di iniziare la pesca per poter facilmente slamare i pesci.
Le mosche artificiali per la pesca in questo spot le trovi al seguente link:
https://lavezzinifly.it/it/shop?c=pike-20501
Spot e fauna ittica
Gli spot che ci troveremo ad affrontare saranno soprattutto gli enormi laghi che, alternati alle colline, formano il territorio della contea di Jämtland (zona che si trova circa a metà della Svezia, ad un ora di aereo da Stoccolma). Qui si trova il luccio da pescare in barca, sia in profondità, sia a galla tra gli erbai e le ninfee lungo la costa; e i persici da fare a streamer o a ninfa a vista. Poi ci sono veri e propri fiumi, grandi, larghi, con fondale poco profondo, e fiumi di collegamento tra i laghi formati da grossi massi e lastre di pietra, dove si possono pescare temoli e trote fario (brown trout). Ma anche nei fiumi, in certi periodi dell’anno e in certi spot, è comunque possibile trovare il persico e il luccio.
Alla lista vanno aggiunti anche i salmerini ed i coregoni, che però non saranno presenti nel racconto che seguirà a breve perché, per mancanza di condizioni o di tempo, non siamo riusciti a pescare ma sarà per un'altra occasione!
Racconto
Sono le 2 di notte del 1 di Agosto 2021, è una calda e afosa notte Italiana, quando Kim passa a prendermi, carichiamo la macchina, e ci dirigiamo verso l’aeroporto di Linate. Una giornata di scali aerei ci attende, in vista dell’arrivo al Best Fishing Sweden lodge in quel di Gällö vicino alla cittadina di Östersund, previsto per metà pomeriggio.
All’arrivo in aeroporto a Östersund ci attendono ad accoglierci l’amico Andrea (che ci farà da guida durante tutta la nostra permanenza, oltre che occuparsi di video e foto) e Germano il gestore del lodge.
Il Nord Europa mi manca dall’ultimo viaggio in Norvegia di 4 anni fa (ad oggi che sto scrivendo, puoi leggere il relativo articolo a questo link). Lì furono giornate di intensa pesca a secca del temolo, qui l’esperienza sarà diversa. Il nostro obbiettivo sono i lucci a galla, ma poi sia Andrea che Germano ci hanno raccontato di tutte le altre possibilità: lucci più grandi in profondità, trote a galla col topolino di notte, persici a secca e persici in mangianza, trote e temoli a secca, a ninfa, in drop e pure a streamer! Coregoni e salmerini artici. Insomma, le premesse ci sono tutte. Ora tocca a noi.
Arrivati al lodge è proprio come me lo aspettavo dai racconti e le foto di Andrea. Qui c’è solo acqua, boschi e una pace incredibile. Siamo completamente immersi nella natura.
Nonostante il viaggio sia stato stancante, la voglia di provare a prender due pesci è davvero tanta. Così, dopo un bel tè caldo preparato dall’instancabile Ola, ci prepariamo al volo e usciamo in barca un paio d’ore prima della cena. Il lago su cui si affaccia la nostra base, e nel quale faremo più uscite di pesca, è il Revsund.
Lascio l’onore a Kim, che al secondo lancio prende il primo luccio! (e qui ci illudiamo, perchè a entrambi viene il pensiero "ah ma allora è veramente così facile come dicono quassù!" ma non sarà così...) Io alcuni lanci ma nulla, cambio streamer, monto lo Streamer Jig Sacrificio Yellow Orange e arriva subito un luccio anche per me! Sembrano fratelli, entrambi lucci piccoli sui 40-50 cm.
Cambiamo un po’ di streamer, perdiamo alcuni lucci, un paio belli mi mangiano corto e li sbaglio. Il vento è forte, e la stanchezza del viaggio si fa sentire. Torniamo alla base, e una cena a base di persico ci aspetta! Tartare di persico con avocado e lime, risotto al persico e mirtilli, crostini con persico al sale, e per finire torta. Olga (o Ola) cuoca eccezionale!
Accendiamo il fuoco nella stufa, e si va finalmente a dormire. Da domani si fa sul serio.
Vento, mette vento da Nord fino a Mercoledì. Poi dovrebbe calare e dovrebbero aumentare le temperature.
Quindi prima colazione con marmellate fatte in casa, di mora artica e mirtilli neri. Una bella carica di energie, e si parte per una giornata a lucci. Con Kim abbiamo deciso di organizzarci tenendo pronte 2 canne a testa, una con coda affondante io e una intermedia lui, e le altre due pronte con la floating.
La prima giornata ci porta a una ventina di pesci tra persi, inseguimenti, visti e presi (ma come dice l'amico Rocco: "si contano solo quelli a guadino!" e quindi, al momento, gran pochi!). Ma comunque una giornata di vento freddo, perdiamo un paio di bei lucci a testa ma niente da fare, a guadino solo piccoli.
Il viaggio prosegue tra pranzi, cene e colazioni favolose (non vi elenco ogni singolo piatto perchè se no mi servirebbe un blog a parte solo per il cibo!).
Il secondo giorno arriva la volta del fiume, e qui vedremo finalmente i temoli e le trote.
La solita bella colazione abbondante, macchina carica di ogni tipo di attrezzatura e via che si parte, oggi il nostro fiume sarà il Langan. Lì cercheremo di pescare i temoli, a secca, a ninfa e magari anche a streamer. La cosa incredibile è che anche nei fiumi ci sono i lucci come nei laghi.
Le strade attraversano foreste di pini e betulle talmente folte che, guardandoci dentro, dopo pochi metri il bosco è buio.
La giornata sul Langan è segnata dall’aria gelida, e quindi è una giornata di pesca molto dura, come la precedente in lago.
Nonostante la difficoltà, lanciamo senza sosta praticamente tutto il giorno, dalle 11 di mattina alle 10 di sera! E tra secca, ninfa in drop, e ninfa con lo strike siamo riusciti a portare a guadino qualche temolotto.
Kim alla mattina ha trovato la tecnica giusta, nelle acque più profonde a ninfa con lo strike, mentre io, dopo alcuni piccoli pesci a secca con la Formica Alata l’ho seguito e montando in drop ho finalmente incannato 3 temoli divertenti.
Il pomeriggio/sera si rivela più duro del previsto, ma proprio all’ultima luce inizia una bella schiusa, e insistendo, sono riuscito a portare a guadino un bel temolo, a secca con la N.S. Sedge. (Sempre grazie mille Nicola!)
L’emozione di catturare un pesce così bello, alle 10 di sera in questo tramonto infinito, è unica. Nonostante il pesce non sia di dimensioni enormi, è stata comunque la mia cattura più bella del giorno, che ha ripagato la costanza di continuare a lanciare e non mollare mai. Da domani il vento dovrebbe calare e cambiare direzione. Speriamo in un aumento di attività generale, sia dei lucci in lago sia dei temoli in fiume.
Il lago sotto casa continua a non pagare a pieno, e infatti i lucci continuano ad essere poco attivi (sia chiaro, poco attivi in proporzione alle potenzialità che hanno questi posti quando rendono al 100%!). Kim riesce a salvare la giornata, capendo di pescare molto in fondo e con un Jig (Big Jim). Prende 3 pesci, lo seguo e ne faccio 2 anche io. Poi il nulla fino a sera. Capendo che non è giornata per i lucci, vedendo un branco di persici in acqua bassa decido di provarli a ninfa (nonostante avessi con me in quel momento solo la #10 per i lucci!) e a squirmy faccio diverse catture di persici, peccato non i più grossi che si vedevano!
La giornata si conclude nell’angolo relax con una bella sauna e la piscina d’acqua bollente a vista lago, Il quale risulta finalmente piatto e senza onda da Nord. Grazie a questa condizione Andrea riesce a fare alcuni scatti da drone davvero stupendi (potete vederli a fine pagina tra le foto).
Il viaggio continua.
La bellezza dei tramonti, con le nuvole che diventano rosa e i boschi verdi che diventano arancio, associati al silenzio assordante, sono una cosa incredibile. Sono emozioni che non si riescono a scrivere, si può solo viverle.
Siamo a metà dell'avventura, e dopo la colazione decidiamo di organizzare la giornata dividendola in lago alla mattina e fiume al pomeriggio sera. Il primo lago di oggi sarà il Sundsjö, e proveremo subito a lucci, per poi eventualmente girarla a persici. Il pomeriggio proseguirà a Forsalenden, un punto in cui due laghi sono collegati dal fiume che qui fa dei grossi salti e buche.
Qui il nostro viaggio prende la svolta.
Finalmente i lucci sono belli attivi e Kim parte subito con 5 catture appena sotto la superficie di pesci tra i 60 ed i 70 cm, mentre io ne sbaglio uno a popper davvero molto bello. Poi il vuoto fino a prendere un bel persico. Dopo la pausa panino decidiamo di ribattere gli spot di questa mattina, e con il piccolo Streamer Baitfish White Brown che finora mi aveva portato solo quel persico, muovo 3 lucci che si slamano tutti, fino a quando arriva lui, il 74 cm, che è attaccato appena appena per la punta della bocca, Kim prende il guadino e finalmente è in barca! Abbraccio Kim e finalmente mi cala la tensione di prendere un bel luccio che ho dall’inizio del viaggio.
Belli carichi proseguiamo e troviamo un punto in cui ne sbagliamo un altro paio, stiamo per rientrare quando Kim sul fondo vede un bellissimo luccio, ci prova e niente, provo io sempre col Baitfish ma nulla, allora monto al volo un Big Jim di Kim che era sparso per la barca (mosca con la quale il giorno prima lui aveva evitato il cappotto), lo calo e Kim mi fa: arriva arriva eccolo! Bam! Faccio una potentissima ferrata (di canna visto che me lo trovo dritto sotto la punta) ed è allamato! Combattimento bellissimo, Andrea filma tutto, sono tesissimo, Kim continua a dirmi di non perderlo, sinceramente per la paura di perderlo tra i rami, lo forzo leggermente ma la #9 tiene molto bene. Lo porto in superficie e Kim al primo tentativo riesce a guadinarlo! Altro pescione in barca e siamo felicissimi! (Kim ti devo un luccio a vista! Un pò come quando Toretto gli dice a Brian che gli deve una macchina da un quarto di miglio in dieci secondi!) Ora si rema fino al punto di partenza (visto che il motore elettrico ci ha abbandonati...) e si punta verso un tramonto a temoli a Forsaleden. Anche qui ci va alla grande, e arrivano dei gran bei temoli, Kim l’azzecca subito e a ninfa ne fa 3 uno più bello dell’altro! Io vedendo il suo successo, e una discreta schiusa di sedge, monto la Sedge in Capriolo e dopo pochi lanci ne sale uno come un missile ed è a guadino! Proseguendo tra queste cascate di rocce affilate, e laghi, si fa notte. Riusciamo a godere delle ultime bollate e del tramonto rosa, poi armati di torcia frontale torniamo a casa verso la cena di mezzanotte. Giornata fantastica.
Ora ci attendono ancora 3 giorni pieni di pesca da godere fino in fondo.
Il giorno seguente approfittiamo del permesso di pesca fatto per Forsaleden che vale 24 ore, e andiamo a provare ancora due lanci a trote e temoli e ne facciamo ancora alcuni a ninfa. Dopo un bel risotto al persico, è la volta del lago di Lockne, un lago dall’acqua cristallina e il fondale molto chiaro, il nostro obiettivo, e speranza, è quello di trovare lucci da fare a vista.
Arriviamo alla fattoria di Brigitte, la signora che ci fa il permesso e ci noleggia la barca, partiamo e con l’aiuto del drone dall’alto capiamo dove sono gli erbai. Kim al secondo lancio incanna un bel luccio ma che gli si slama subito, dopo pochi lanci un altro ed è in barca! Il pomeriggio parte alla grande, io insisto ma pescando anche solo pochi cm più in superficie di lui non ho attacchi, fino a quando con lo Streamer Wiggle Chartreuse Orange ho un inseguimento. È un luccio bellissimo, scuro nell’ombra. Kim prova a lanciargli ma nulla, io rilancio e niente. Al mio terzo lancio lui si gira come un fucile che prende la mira, e scatta verso lo streamer. Lo ferro bene ed inizia il combattimento. Lo salpiamo, foto di rito e rilascio. Misurato 75 cm, pesce simile ai due del giorno precedente. Nel tornare, accompagnati da un bellissimo tramonto, Kim ne vede uno sul fondale, monto il suo solito Jig e appena lo calo, pesce! Un bel lucciotto anche lui salpato, foto e rilascio. Belli contenti torniamo al lodge nella speranza di dormire qualche ora in più e recuperare un pò di energie.
Il giorno seguente siamo tornati nel lago, e Kim ha fatto un paio di lucci tra cui uno bellissimo di 78 cm! Io solo un paio di attacchi ma poi insistendo sono riuscito a prenderne uno a galla con la Pike Gurgler Frog, anche se piccolo, è stato un attacco bellissimo! Nel pomeriggio vista l’assenza di attività dei lucci abbiamo deciso di divertirci a squirmy sui persici e ne abbiamo presi tantissimi! Una pesca alternativa ma molto divertente!
Ultimo giorno, la giornata grigia e la pioggia sembrano dirci che è ora di tornare a casa. Ancora qualche lucciotto e siamo pronti a chiudere le valigie. C'è mancato il pesce da metro che tanto abbiamo cercato, ma non importa, sarà per un altro giro! (Ora, non dite che non abbiamo preso gli over perchè non abbiamo usato esche grosse... fidatevi che c'abbiamo provato con gli streameroni da 30 cm, Kim ha mosso un pescione, ma poi nulla per tutto il viaggio. Come mi disse Germano ancor prima di partire, lì i lucci sono abituati a mangiare pesce foraggio quindi funzionano bene esche piuttosto "piccole", almeno, per la tecnica della mosca, poi per lo spinning è un altro discorso).
Conclusione
È stata un esperienza molto positiva e molto istruttiva, abbiamo riso, mangiato e pescato, insomma cosa volere di più da un viaggio di pesca a mosca!
La pesca in Svezia per come me l’avevano descritta, per quel che avevo visto nei video, per quel che mi dicevano amici e clienti, non è poi così facile e scontata, specialmente a mosca.
Si è vero che c’è pieno di pesce, letteralmente più pesce che acqua, però anche qui se non sei al posto giusto e nel momento giusto, ci sono tanti fattori che possono renderti difficile la cosa. Infatti livelli, vento, temperatura esterna e dell’acqua incidono parecchio sull’attività dei pesci.
Nel complesso abbiamo cercato di leggere al meglio le situazioni ed adattandoci a ciò che il fiume o lago ci chiedevano in quel momento, siamo riusciti a prendere tutto: luccio, persico, temolo e trota.
Nel nostro caso il viaggio è durato una decina di giorni, di cui effettivi di pesca 8. Una tempistica sufficiente per capire come girano le cose, quali sono gli spot migliori e gli artificiali. Ma sicuramente servirebbero molti più giorni per vedere anche realtà diverse, oppure fare più viaggi e ogni volta vedere nuovi laghi e fiumi.
Qui la natura domina, e quando il vento si ferma, c’è un silenzio incredibile che può essere interrotto solo da una bollata o da un attacco improvviso di un luccio sotto la barca!
Di seguito vi lascio con alcune foto e il video di questa esperienza!
Per pescare insieme e vivere queste emozioni vai alla pagina contatti.
Grazie per la lettura ed alla prossima :)
Matteo Lavezzini