Ho sempre pescato sul lago di Garda in zona Lazise a streamer, da riva, a caccia di persici, persici reali, bass ed eventuali lucci. Ma il lago non è popolato di soli predatori, infatti anche i ciprinidi come cavedani, carpe e tinche, possono essere un ottimo obiettivo!
Da quest’anno, in compagnia dell’amico Martino ho iniziato a dedicarmi alla pesca a mosca secca dei grossi cavedani che popolano le spiaggie di ghiaia del basso lago, spostandomi un po’ più su di Lazise, tra Cisano e Bardolino. È una pesca che mi ha preso tantissimo fin da subito, pesci a vista, in acque libere, pesci veri, autoctoni, ma sopratutto: a secca! Il periodo migliore è la primavera, ma poi ci si dilunga fino a metà estate, si pesca alla mattina presto, dalle prime luci dell’alba fino a quando il sole comincia a battere sul lago. Dopo di che, il sole, i turisti, chi corre, chi passeggia... i pesci si allontanano da riva e fine dei giochi. Per questo è importante giocarsi bene le chance che ci si presentano alle prime luci. Infatti questo bellissimo ciprinide alla mattina presto è calmo e tranquillo nelle acque basse delle rive del lago, intento a cibarsi di chironomi, effimere e tutto ciò che può cadere da alberi e canneti a ridosso del lago.
L’attrezzatura che utilizzo è una canna misura 8’6” coda #4 armata di un mulinello 3+ che porta una coda WF4F galleggiante, In modo da ottenere col minimo sforzo la massima distanza, ed al contempo una posa più delicata possibile. Si può pescare sia a piede asciutto, sia mettendosi i wader per entrare leggermente e raggiungere le bollate più distanti, ed è consigliato avere uno stripping basket per raccogliere la coda in modo che questa non vada ad incastrarsi tra i sassi in fase di recupero.
Per quanto riguarda gli artificiali ed i tippet, cambiano a seconda di come troviamo i pesci. Se vediamo che non sono intenti a bollare costantemente su insetti in schiusa, vado con tippet dello 0,14-0,16-0,18 utilizzando mosche da caccia sia in battuta sia muovendola leggermente dopo averla posata, una killer in questo campo è la Eddie’s Bugger che potete trovare nella sezione terrestrial dello shop. Mentre quando sono intenti a bollare, la cosa si fa un po’ più fine e complicata, ed utilizzo tippet dello 0,12-0,10 con mosche più piccole e fini tipo la March Brown, e la mitica Formica Alata sia sul #18 che sul #16.
Le mosche artificiali per la pesca in questo spot le trovi ai seguenti link:
https://lavezzinifly.it/it/product?lavezzinifly-chub-dry-fly-kit-24042
I modelli specifici più utilizzati sono i seguenti:
https://lavezzinifly.it/it/product?lavezzinifly-dry-eddies-bugger-18451
https://lavezzinifly.it/it/product?lavezzinifly-dry-fly-ant-18477
https://lavezzinifly.it/it/product?lavezzinifly-dry-march-brown-18492
https://lavezzinifly.it/it/product?lavezzinifly-dry-emerger-cdc-18459
Il tutto rispecchia comunque le regole base del fly fishing per insidiare i cavedani nei laghi, ovvero con terrestrial, formiche, ed effimere. Una pesca che può sembrare banale ma che così non è, e che se si fanno tutte le cose fatte bene ci permette di catturare, sia il cavedano di grandi dimensioni, ma anche scardole, persici sole, e alle volte anche bass! Il tutto all’insegna del catch and release, nel più grande lago d’Italia!
Per pescare insieme e vivere queste emozioni vai alla pagina contatti.
Grazie per la lettura ed alla prossima :)
Matteo Lavezzini